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#Noi (NON) siamo invisibili
- 21 Maggio 2020
- Posted by: Marcello Sottopietra
- Category: Blog
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In questi giorni, le scuole paritarie si stanno facendo sentire perché il Governo si ricordi di loro in questo momento di crisi. Anche noi siamo una di quelle scuole che, in molte realtà d’Italia, operano silenziosamente per preparare i bambini al futuro, rendendo concreta una vera possibilità di scelta educativa e contribuendo ad arricchire il pluralismo culturale nel nostro Paese.
Abbiamo chiesto ai nostri bambini cosa preme loro di questa scuola, della nostra scuola. Abbiamo chiesto loro cosa sentirebbero mancare nel cuore se dovessero lasciarla.
“Cara scuola, non vorrei perdere di te…”
Io vorrei rifare la quinta, ci siamo persi tutte le esperienze che non abbiamo più vissuto insieme… Imparare, ridere, scherzare era la nostra vita condivisa in classe con i miei amici e la maestra. Penso alla gita, alla festa di Calavino, la nostra festa che aspettavamo dalla prima. Poi i patentini con teacher Arianna e Lehrerin Elisa (ascoltare le tue storie a lezione mi incantava), cantare e suonare con la maestra Roberta, la motoria con il maestro Stefano, i suoi giochi a squadre, vincere e perdere, le ricreazioni, i campetti, la recita: avevo già imparato a memoria la parte. (Alice, cl. 5B)
Sarei triste se perdessi l’aria che si respira a scuola, un’aria di amicizia fatta dai compagni, dalle maestre e da Marcello che non è un preside troppo serio come gli altri. Facciamo tante cose anche con i bambini delle altre classi e così ci conosciamo e non c’è competizione. (Maddalena, cl. 4A)
Cara scuola, avrei nostalgia dei disegni che mi fanno i compagni. Li porto sempre con me nello zainetto ovunque vada. (Anna, cl. 1B)
Non vorrei perdere la classe, la maestra e gli amici che ho incontrato perché sono le persone che mi accompagnano per tutto questo tragitto e quando finisce la scuola è un po’ come perdersi. (Stefano, cl. 4B)
Quando conosci una maestra, ti leghi a lei e vorresti fare tante cose insieme… Da noi la maestra sta con i suoi bambini dall’inizio alla fine della scuola per tutti gli anni e questo è unico. (Bianca, cl. 4A)
Mancherebbe la fatica delle maestre che inventano tante cose per noi. (Enrico, cl.4A)
Cara scuola, non vorrei perdere di te nulla, né gli insegnanti, né lo staff, né i campetti dove poter giocare. (Nicolò, cl. 5B)
Mi piacciono le candele e i profumi che la maestra mette in classe. Mi mancherebbero. E mi mancherebbe tanto il mio banco. (Riccardo, cl. 1B)
Avrei nostalgia dei progetti educativi, le gite, le recite, le risate, le sgridate e l’affetto delle maestre, gli abbracci e poter correre e saltare nei bellissimi giardini della mia scuola. Tutto questo vorrei, con tutto il cuore, poter conservare. (Giulia, cl. 5B)
Non vorrei lasciare il senso di grande famiglia che si respira nella nostra scuola ogni giorno. Mi mancherebbero anche i campetti delle ricreazioni, dove mi sento libera. (Marialuce, cl. 4A)
Cara scuola, di te non vorrei perdere le gite e i giochi d’acqua nei nostri prati. (Emanuele, cl. 4A)
Il campo da calcio perché si cade e si prendono legnate incredibili, ma poi ti giri e trovi i tuoi amici che ti aiutano a rialzarti. (Sebastian, cl. 4A)
Cara scuola, quello che mi mancherebbe di più sarebbero i miei compagni perché, anche se con qualcuno non mi trovavo molto bene, potevo sempre conoscerlo meglio e magari saremmo diventati amici. (Giulia, cl. 3A)
Cara scuola, non vorrei perdere di te la tua accoglienza calorosa, gli abbracci dei compagni e i giochi ai campetti, i sorrisi dei maestri, le risate che facevamo insieme e i laboratori del mattino. Per non parlare poi della recita di fine anno, con le prove e la visione del film, gli incontri in palestra per la tappa del progetto educativo, così emozionanti e divertenti, le visite alle case di riposo e alla scuola materna Tambosi, che ci facevano sentire grandi e importanti per gli altri. (Martina, cl. 5B)
Mi mancherebbe l’orto da costruire, dove si suda per vedere i risultati delle piantine che hai coltivato insieme agli amici. (Elena, cl. 4A)
Non vorrei perdere il murales colorato della scuola; è come un mio compagno di gioco! (Giovanni, cl. 4B)
Il modo tutto nostro che abbiamo per iniziare e chiudere l’anno, con giochi per festeggiare la nostra amicizia. (Elena, cl. 4A)
Non vorrei perdere le risate a ricreazione e in classe con i miei compagni. A me manca molto giocare e divertirmi con i compagni. (Martina, cl. 4B)
Ci salutiamo con la canzone della nostra scuola: Io con Te per Tutti.
Disegni di Ginevra (cl. 4A) e Alessandro (cl. 1B)