Al mattino presto ci siamo accorti di qualche sospetta impronta di zoccoli, spolverata di farina, che ci aspettava all’ingresso della scuola. Una frenesia incontenibile ha cominciato a passare fra noi bambini:

“C’è Santa Lucia!”

“Sì… Magari è ancora qui, nascosta nella scuola.”

“Cosa ci avrà portato??”

Con Marcello e le maestre ci troviamo in palestra: che strane cose…

Delle assi, un cesto pieno di vernici, pennelli e… Un biglietto!

“Leggi, leggi, leggi!” gridiamo e la maestra Arianna finalmente ci fa scoprire il perché di questi regali. Si tratta del materiale per creare una recinzione decorata intorno al nostro nuovo orto didattico. Wow! Le assi però ci sembrano pochine… Solo cinque?? No! Sono sparse ovunque: nel cortile, nel campo da calcio, sui prati. Corriamo a prenderle e le mettiamo al riparo.

Santa Lucia, nella sua lettera, ha scritto che non è potuta passare di persona, come gli altri anni, perché ha scelto di far visita ai bambini che sono più in difficoltà. Ci sembra una giusta ragione e le siamo grati per aver trovato il tempo di scriverci. Nella lettera dice anche di essere molto affezionata alla nostra scuola e ci invita ad essere buoni con gli amici, grandi e piccoli, che condividono con noi le giornate qui alla Sacra Famiglia.

Alla fine con i compagni e le maestre apriamo i sacchettini e ci godiamo qualche momento di tranquillità mangiando noccioline e dolcetti e chiacchierando fra noi della novità. La scuola non è solo penne e quaderni.

Quanto è bello trovare il tempo di fare festa insieme.